Sellia Marina. Alle ore 19 circa del 24 agosto, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Sellia Marina, nel corso dei controlli preventivi svolti in ambito provinciale fermano un’auto.
I Carabinieri si sono insospettiti per il forte odore di sostanza stupefacente proveniente dal bagagliaio della sua auto.
E così è stato sottoposto a perquisizione.
Sono stati così trovati 22 sacchetti di cellophane contenenti complessivi 12 kg di marijuana.
Per il settantenne è inevitabilmente scattato l’arresto per detenzione ai fini dispaccio di sostanza stupefacente.
Per questo motivo, B.G., 70enne nato a Crotone ma residente a Petronà, è stato arrestato e condotto presso il carcere di Siano.
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Arrestato dopo aver picchiato il padre e tentato di gettare dal balcone la madre.
Si tratta di un catanzarese di 33enne, Carmine Borrelli.
L'aggressione è avvenuta nell'appartamento di Cerva, nel catanzarese, dove l'uomo vive con i genitori.
Borrelli, secondo quanto si è appreso, soffrirebbe di disturbi psichici.
L'aggressione è avvenuta nella serata di ieri e, secondo la ricostruzione dei carabinieri, è scattata per futili motivi.
Borrelli ha colpito a più riprese con calci e pugni i genitori conviventi.
Il padre, adesso, è ricoverato all'ospedale di Catanzaro ed è in pericolo di vita.
Il 33enne prima ha tentato di gettare dal balcone della casa, posta al primo piano, la madre casalinga di 60 anni.
Poi si sarebbe accanito sul padre, Pietro, pensionato di 63 anni per due volte lasciandolo a terra in fin di vita.
E’ stato arrestato dai Carabinieri di Sersale e della Compagnia di Sellia Marina per duplice tentato omicidio.
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Nei giorni scorsi abbiamo letto che un villeggiante del Villaggio Rivachiara di Sellia marina ha dichiarato che «E’ vergognoso che ogni anno siamo costretti ad imbatterci in questo vero e proprio tappeto di liquami che rischiano di ridurre il nostro mare in un discarica acquatica. La stagione estiva è alle porte, possediamo delle coste dalla bellezza incomparabile che tutti ci invidiano, pensiamo davvero che questo basti? Pensiamo davvero di attirare turisti continuando a trattare il nostro Mar Jonio non come una ricchezza da valorizzare ma come una fogna in cui scaricare qualunque cosa?». Ecco il villeggiante lamentava il mare sporco dichiarando che si tratta di «una situazione ormai consolidata, figlia della cattiva gestione di due canali, uno dei quali attraversa proprio il Villaggio Rivachiara, e che scarica tutto il suo disgustoso contenuto nel mare, sulla cui costa ogni anno molti villeggianti, anche a costo di grandi sacrifici, prendono in affitto le case».
Oggi, al contrario, leggiamo che sempre sulla spiaggia di Rivachiara, nel territorio comunale di Sellia Marina, avrebbero trovato la spiaggia piena di creature marine molto simili alle meduse, delle quali pare abbiano la medesima forma e consistenza. Il fattore determinante che però le differenzia in maniera netta dalle splendide ma temibili meduse, è il rilascio da parte di queste creature delle sostanze urticanti, caratteristica tra le più rappresentative di questi abitanti del mare, cosi affascinanti ed al contempo, cosi scrupolosamente, evitati..Sembra che ritrovamenti simili siano stati registrati anche sulla costa del leccese, in Puglia e sembra che, di primo acchito, i bagnanti pugliesi si siano decisamente impressionati di fronte alla visione di queste strane creature dalla forma e dalla consistenza simile a quella dei serpentelli di mare. Ma, da una prima analisi degli specialisti, sembrerebbe si tratti di innocui organismi oloplanctonici con, come terminazione, un nucleo resistente e colorato, non sarebbero urticanti come hanno avuto modo di verificare personalmente i bagnanti selliesi e sarebbero indice di pulizia del mare, ma nello stesso tempo, causerebbero il deprecabile l’allontanamento dei pesci. Pare quindi che questi esserini dalla punta rossa che hanno invaso il bagnasciuga della spiaggia di Rivachiara e presumibilmente, ritroveremo sull’intera costa jonica catanzarese, siano innocui e pacifici. Il loro nome scientifico è "Salpa Maxima" e, lunghi dai 10 fino a 50 centimetri,
Insomma un miracolo!
Sulla stessa spiaggia prima si vede a mare una “ scia di liquami che ha trasformato in pochi minuti un panorama incantevole in una raccapricciante visione” e dopo qualche tempo esserini che sarebbero indice della pulizia del mare.
Ridere allora diventa una necessità!
Infatti in tutto l’ Adriatico si è verificata un'esplosione di questi animali simili a meduse. E le coste del Salento ne sono invase. Da lì il passo è stato breve.
Il problema è che il loro incremento nell'Adriatico, corrisponde di solito a una fioritura algale e cioè ad un eccesso di nutrienti che sono immessi dalle fogne.
Il mare si difende. Altro che indice di mare pulito!!!!!!!!
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Sarà un caso che il primo quotidiano regionale a parlare di mare sporco sia “Il Quotidiano”?
E sarà un diversivo il fatto che si parli dello Ionio e non del tirreno? Nientemeno che di Sellia Marina, una delle spiagge di Catanzaro, il paese del sindaco Giuseppe Amelio, uomo di centro destra, amico della attuale giunta provinciale e regionale?
E chi sarà questo uomo misterioso “appassionato di quello che dovrebbe essere una delle punte di diamante della promozione turistica sul territorio, il mare appunto, pensava di fare una salutare passeggiata sulla spiaggia di Rivachiara ed invece, si è imbattuto nella solita, insopportabile, scia di liquami che ha trasformato in pochi minuti un panorama incantevole in una raccapricciante visione” come narra la giornalista Bergamo?
Ecco è un villeggiante secondo il quale si tratta di «una situazione ormai consolidata, figlia della cattiva gestione di due canali, uno dei quali attraversa proprio il Villaggio Rivachiara, e che scarica tutto il suo disgustoso contenuto nel mare, sulla cui costa ogni anno molti villeggianti, anche a costo di grandi sacrifici, prendono in affitto le case».
L’anonimo villeggiante, evidentemente, proprietario di casa, che dichiara: «E’ vergognoso che ogni anno siamo costretti ad imbatterci in questo vero e proprio tappeto di liquami che rischiano di ridurre il nostro mare in un discarica acquatica. La stagione estiva è alle porte, possediamo delle coste dalla bellezza incomparabile che tutti ci invidiano, pensiamo davvero che questo basti? Pensiamo davvero di attirare turisti continuando a trattare il nostro Mar Jonio non come una ricchezza da valorizzare ma come una fogna in cui scaricare qualunque cosa?».
Ovviamente aspettiamo risposta dal sindaco Giuseppe Amelio e dall’assessore all’ambiente Giuseppe Mercurio, in particolare per una vicenda che durerebbe da teampo senza che nessuno faccia niente di risolutivo e poi una domanda al misterioso villeggiante: perché non vende casa e ne compra una in un posto dove il mare è pulito?
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L’orco è in mezzo a noi. In Calabria. Quello di oggi vive a Sellia Marina la cittadina ionica nei pressi di Catanzaro.
L’orco ha tutte le età. Quello di oggi ha settantadue anni, i capelli canuti, nato durante la guerra mondiale.
E serve poco, quando succedono cose come quelle denunciate dalla stampa, che sia posto agli arresti domiciliari.
Le indagini hanno evidenziato “che l'anziano, dopo aver adescato la minore ed averla fatta entrare in casa, avrebbe rapidamente chiuso la porta dell'abitazione a chiave per impedirle di uscire e l'avrebbe costretta a subire atti sessuali”.
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